Esistono tecniche SEO che funzionano ancora? Ecco 3 casi di studio

Continuare a osservare SERP con domini EMD che puntano a siti web di scarso valore mi farà venire l’orticaria. Per quanto tempo durerà ancora questo scempio?

Di recente, tra i miei lavori, sono alle prese con un progetto di posizionamento per uno studio di implantologia dentale a Roma e, come tutti i bravi SEO, mi sto rimboccando le maniche per “cercare di far emergere il sito web” per le intenzioni di ricerca più strategiche.

Ve ne cito alcune:

1. dentista Roma
2. implantologia dentale Roma
3. impianti dentali Roma

Procedendo con le mie attività SEO, sono giunto ad una fase progettuale imprescindibile: l‘analisi della concorrenza in SERP.

Analizziamo i 3 casi.

Analisi della concorrenza per “dentista Roma”

Apro una sessione in incognito su Google, digito “dentista Roma” e… mi incazzo!

Chi trovo in 1° posizione? Un sito con 4 pseudo-paginette pressocchè prive di contenuti:

www.romadentista.com

Analizzando i backlinks con Majestic SEO, trovo 207 links esterni di cui più della metà provengono da misterdomain.eu, che direi c’entra ben poco con il topic . Trovo solo 5 backlinks da categorie Healthcare, quindi a tema.

majestic-dentistaromaSiamo in una situazione classica in cui il dominio contiene esattamente la parola chiave di ricerca (Exact Match Domain).

Analisi della concorrenza per “implantologia dentale Roma”

Apro una sessione in incognito su Google, digito “implantologia dentale Roma” e…. mi incazzo!

Chi trovo in prima posizione? Un sitarello one page, una sorta di Landing Page con un potere persuasivo che vi lascio immaginare:

www.implantologiadentaleroma.info

Stanco dell’ennesimo caso di “SEO zozzo”, ho istintivamente postato sul Gruppo Facebook Fatti di SEO  l’anomalia in SERP per raccogliere un po’ di considerazioni.

La prima cosa che è emersa dalle discussioni è che il buon posizionamento è sicuramente determinato dalla presenza della keyword nel nome del dominio (anche qui EMD spudorato!).

Per il resto il sitarello è un concentrato di tecniche SEO ormai superate!

Osserviamolo più da vicino.

  1. Il contenuto è pressocchè inesistente e contiene dei links con anchor text fortemente legate al termine per cui è posizionato e che puntano alla index ovvero alla pagina stessa… (che roba è? c’è qualche tecnica SEO che mi sono perso in questi anni?).
  2. Contiene una mappa scarna senza alcuna implementazione del microdata Local Business.
  3. Una bella immagine di una gnocca con attributi ALT e TITLE rigorsamente ottimizzati per la parola chiave “implantologi dentale roma”.
  4. Idem per tutte le immagini di dentiere ottimizzate per “implantologi dentale roma”.
  5. Un video da Youtube che fa riferimento alla tecnica All on 6 (che non è quella per cui la pagina è stata creata).
  6. Una triste form per ricevere contatti.
  7. Un footer con un’insignificate (per gli utenti) lista di comuni della provincia di Roma.
  8. Una ripetizione inesorabile della keyword “implantologia dentale Roma” che crea un evidente stuffing… che al nostro caro amico Google non fa una piega!

stuffingIn quanto a usabilità… lasciamo perdere…, ma la cosa non mi stupisce più di tanto se andiamo a guardare il sito degli autori.

Sin’ora l’unico punto che gioca a favore sembrerebbe la parola chiave nel nome del dominio, l’exact-match domain.

Ma andiamo ad approfondire analizzando i backlinks che riceve il sito web.

Utilizzando Majestic SEO scopro che il sito web ha circa 289 backlink da 8 domini con IP diversi.

majesticseoIndagando sui domini di provenienza scopro che la maggior parte dei backlinks provengono da www.dentistaitalia.com con trust flow e citation flow non invidiabili:

domini-majesticseo

e guarda guarda …. il sito www.dentistaitalia.com ha un account sospeso! Bah!

Analisi della concorrenza per “impianti dentali Roma”

Apro al solito una sessione in incognito su Google, digito “impianti dentali Roma” e… mi incazzo!

In terza posizione chi trovo?

www.impiantidentaliroma.it

Anche in questo caso, la bella chiavettina esatta nel nome del dominio.

Rispetto alla situazione precedente, il sito si presenta più gradevole, una buona struttura ma comunque con pochissimi contenuti (circa 17 paginette).

Vediamo allora la situazione dei backlinks:

majesticseo-2

Dall’immagine si evince che l’attività di link building è pressocchè inesistente.

Conclusione

Abbiamo analizzato 3 casi in cui sembrerebbe che l’unico punto di forza sia dato dalla presenza esatta della keyword nel nome del dominio.

La tecnica dell’EMD non è contemplata tra le mie strategie SEO e…  non credo che lo sarà anche nel prossimo futuro. Ma per quanto tempo questa tecnica continuerà a giocare un ruolo importante?

Già nel lontano 2011 Matt Cutts aveva dichiarato:

“Abbiamo analizzato la nostra SERP ed il peso che diamo agli Exact-Match Domain: alcune persone si sono lamentate dell’eccessivo peso che stiamo dando a questa tipologia di domini. Abbiamo pensato di regolare la manopola del nostro algoritmo verso il basso…”

Ma… a quanto pare…

6 commenti
  1. Federico
    Federico dice:

    Grazie del post, mi sembra che tu abbia svolto un’analisi molto interessante e che mi risolve un dubbio: è ancora possibile, nel 2015, per chiavi comunque piuttosto competitive (e remunerative) posizionare spazzatura del genere, siti monopagina e fare keyword stuffing. Pensavo e speravo che simili zozzerie appartenessero a un’altra epoca – ma tant’è.
    Una sola domanda: da quanto sono online questi domini? Sarebbe interessante capire che anzianità hanno in prima pagina.

    Rispondi
    • Giuseppe Cristofaro
      Giuseppe Cristofaro dice:

      Ciao Federico, i siti in questione non hanno una grossa anzianità, credo che sono online da 2-3 anni. A mio avviso si stanno posizionando bene solo attraverso tecniche zozze.

      Rispondi
  2. Donato
    Donato dice:

    Bell’analisi e Bel post originale… meglio condividere le proprie esperienze che scopiazzare articoli da siti americani!! :)))

    Tu quali tecniche avresti adoperato?

    Rispondi
    • Giuseppe Cristofaro
      Giuseppe Cristofaro dice:

      Ciao Donato e grazie per l’apprezzamento. Come ho scritto nel post, la tecnica dell’EMD non rientra tra le mie strategie SEO. Per il mio cliente, tra l’altro il progetto è partito da appena 2 settimane, adotterò tecniche più naturali. Content attraverso il blog per raggiungere tutte le nicchie (…intanto…). Poi analizzerò, se sarà necessario, eventuali strategie per le chiavi più competitive (es. link earning).

      Rispondi
  3. roberto
    roberto dice:

    Credo che sia da considerare una piaga quando vengono utilizzati male. Del resto se guardi la serp del nostro settore è ormai quasi monopolizzata dagli exact match domain di una comunque buona agenzia seo.
    Io personalmente li utilizzo quando devo attivare campagne adwords, non sono espertissimo, ma noto che il punteggio di qualità è più alto.
    Per la composizione poi della pagina onestamente seguo i classici canoni della seo “non” sporca, già c’è un vantaggio nel dominio in esatto, spingere con altre cosette è anche inutile a mio avviso soprattutto per keyword di quel tipo. saluti

    Rispondi
  4. Seovoody
    Seovoody dice:

    Come sempre Google “si riserva il diritto di…..”. Ad oggi ha solo fatto strategia del terrore alias tutto chiacchere e distintivo, per le nicchie gli EMD sono ancora una potenza. Va bene il contenuto utile, curato, va bene anche la link earning e le infografiche, ma ricordate un link da un sito a tema valido fa la differenza!

    Rispondi

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